Il mio rapporto con il Novecento e la contemporaneità, alimentato anche dalla pluriennale collaborazione con Luciano Berio, mi stimola ad estendere il mio senso di ricerca e curiosità onnivora in ambito esecutivo, compositivo e direttoriale : amo la musica da camera tradizionale ma anche il Tango nelle sue varie declinazioni passate e presenti; frequento il repertorio sinfonico di Stravinskij, Bartok, Kodaly, Britten ma sono attratto dal Novecento francese di Debussy, Ravel, Satie, Milhaud, Fauré.
Mi piace anche dirigere colonne sonore e ricordo con estremo piacere le esecuzioni di Entr’Acte (Clair/Satie), Assassinat du Duc de Guise (Calmettes/Saint Saens), Acciaio (Ruttman/Malipiero), Rapsodia Satanica (Oxilia/Mascagni), Nuova Babilonia (Kozincev/Sostakovich), Le Chien Andalou (Bunuel/Kagel).
Grandi artisti quali Berio, Penderecki, Hajdu, Helffer, Sciarrino, Donatoni, ma anche Stewart Copeland, Ennio Morricone, Riz Ortolani, Virgilio Savona, Luis Bacalov, i Percussionisti di Strasburgo, Franco Battiato, Andrew Cyrille, Esti Kenan, hanno incrociato la mia strada, dando vita a entusiasmanti progetti musicali.
Anche nel Teatro Musicale amo spaziare: da “Lego” di Nicola Campogrande coprodotto con Cidim a Verona a “Facade” di Walton con le London Voices coprodotto con Biennale di Venezia, Palermo e Parigi; da “Il Gatto con gli stivali” di Massimo Priori per il Teatro San Carlo di Napoli a “La Voix Humaine” di Poulenc coprodotto con il Teatro Donizetti di Bergamo, dall’Histoire du Soldat di Stravinskij proposta anche in stimolanti versioni dialettali a Trento, Verona e Ravenna al “Tribuno” di Kagel con interpreti di eccezione quali Foà, Isherwood, Matteucci e Vergassola.